lunedì 2 settembre 2019

GINEPRO ITOIGAWA


Questo ginepro itoigawa è entrato a far parte della mia collezione esattamente il 27/7/2018.
Stavo recandomi a visitare il paese di Bussana vecchia, quando proprio poco prima dell’entrata in paese vedo il Centro Bonsai di Valter Frediani.
E’ stato più forte di me e sono entrato nel centro: improvvisamente la mia attenzione si è fermata su un ginepro “itoigawa”. Le dimensioni del tronco e il movimento della pianta, unite alla qualità della vegetazione, sono stati i motivi che mi hanno fatto procedere all’acquisto.

Come mia abitudine ho lasciato alla pianta un periodo per acclimatarsi alla nuova ubicazione, quindi ho proceduto ad una prima fase di pulizia: sono partito dalla corteccia asportando le scaglie più grandi, per poi proseguire con le varie spazzole apposite.
La corteccia è diventa di un colore marrone rossastro, liscia e pulita.
Questa fase è molto utile perché di solito sotto la corteccia si annida la cocciniglia e nel contempo si
evidenziano le vene vive e secche.

Finito con il tronco, sono passato alla pulizia della vegetazione, eliminando i rami secchi e accorciando quelli troppo lunghi, provvedendo a tagliare le scaglie ascellari e quelle deboli.
Consiglio a tutti di fare questa lavorazione perché una volta terminata si evidenziano i pregi e difetti della pianta e, secondo il mio parere, ci aiuta molto nella visione del progetto finale.

Dall’acquisto della pianta ho continuato ad osservarla in tutte le
angolazioni, inclinandola e ruotandola e, giunto ad una decisione sulla posizione, a marzo 2019 l’ho rinvasata, fissandola nella posizione voluta.
Dopo un mese ho impostato i rami principali e ho tagliato quelli che non mi servivano per il disegno finale. Alcuni giorni dopo ho fatto la pinzatura: così facendo i palchi tendono a infoltirsi e a creare volumi vegetativi morbidi e compatti, è sufficiente eliminare con le dita il nuovo getto senza ricorrere a una pinzatura su tutte le punte evitando così di arrestare la crescita della vegetazione. E’ importante rifinire sempre i profili dei palchi, soprattutto quelli inferiori.

Il risultato finale mi soddisfa, prossimamente provvederò a creare degli shari e jin.

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