giovedì 5 aprile 2018

Breve promemoria sull’esposizione del Bonsai

Un piccolo chiarimento preliminare sulla differenza tra piante maschili e piante femminili, per maschili si intendono quelle piante più austere, che dimostrano una maggior sofferenza come le conifere. Le piante femminili sono più delicate come le caducifoglie e le piante da fiore.
Seguendo il concetto di Yin e Yang , ogni pianta racchiude in se parti più o meno maschili o femminili. Ad esempio in un ginepro il Jin sarà più maschile della verde chioma. In un acero la gemma sarà più femminile di una foglia matura. Questa distinzione è importante per dare un equilibrio quando andremo ad esporre le piante.


Ecco quindi riassunti gli elementi da tenere in considerazione:
  • Pulizia: ogni aspetto riguardante l’ordine e la pulizia delle piante deve essere curato nei minimi dettagli. Partendo dal basso il vaso va pulito accuratamente da sporco e calcare. Nel caso del gres lo si può lucidare con un panno inumidito di olio. La superficie del terreno deve essere pulita e possibilmente completamente muschiata. Se questo non è attuabile, in alternativa si può ricoprire il terreno con uno strato di akadama fine setacciata. Nebari e tronco vanno ripuliti, anche con uno spazzolino, da calcare sporco o muschi antiestetici.  La chioma va ripulita da aghi/foglie secche o rovinate eliminando anche rami secchi. Nelle conifere andrebbero pinzate le gemme primaverili che ingentiliscono troppo la pianta
  • L’inizio e la fine: la visione di una pianta va a stimolarne il subconscio dell' osservatore non esperto. L’inizio dell’esposizione dovrebbe essere occupato da una pianta che con il suo movimento spinga l’osservatore a proseguire verso il resto della mostra, uno stile inclinato o a semi-cascata per esempio. Alla fine invece posizioneremo una pianta inclinata nella direzione opposta. 
  • Equilibrio: nel bonsai in generale nulla deve prevalere. Il vaso non deve essere più importante della pianta, ne viceversa. Il vaso deve essere un giusto accompagnamento in modo che l’osservatore guardi la pianta e non venga attirato solo dal vaso. 
Triangolarità con la chioma
  • Composizione: Le piante possono essere esposte insieme ad un’erba di compagnia, questa dovrà essere posizionata sul lato verso cui tende il movimento della pianta, ad una distanza che formi una gradevole triangolarità con la chioma e non il linea con il bonsai ma leggermente spostata verso il fronte o il retro a seconda dell’effetto prospettico che vogliamo ottenere. In generale bisogna essere in grado di lasciarsi trasportare dalle sensazioni correggere distanze e posizioni per ottenere la migliore armonia possibile. (In
    Triangolarità con Scroll
    presenza di scroll per la triangolarità si farà riferimento con la parte centrale degli elementi)
     
  •  Punto di vista: i bonsai andrebbero posizionati in modo da essere visti di fronte. L’occhio dell’osservatore deve arrivare  al centro della pianta per poterne valutare le corrette  proporzioni. 
  • Accessori: ogni composizione può essere accompagnata con altri accessori come pergamene da appendere sul retro, tavolini su cui poggiare i bonsai ecc. I suiseki possono essere utilizzati al posto delle erbe di compagnia anche se in Giappone vengono considerati come categoria a parte e raggruppati in mostre specializzate. 

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