giovedì 20 settembre 2018

ANDORA 2018 - FESTIVAL DEL BONSAI


Nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 settembre 2018, Daniele ed io abbiamo partecipato alla manifestazione, organizzata dal Comune di Andora in collaborazione con Drynemetum Associazione Culturale Bonsai e patrocinata dal Consolato Generale del Giappone a Milano.   Vedi la sezione Video 






venerdì 25 maggio 2018

Festa del Giappone Opera 2018 -MI-


Il giorno 20 Maggio 2018, si è svolta la festa del Giappone al parco Di Vittorio nel Comune di Opera –MI-.

Per l’occasione abbiamo accettato l’invito a partecipare alla manifestazione.

Nello spazio assegnatoci abbiamo organizzato uno spazio ad esposizione di Bonsai e Suiseki e uno a dimostrazione della lavorazione delle piante.

Ottimo l’interessamento del pubblico.



mercoledì 2 maggio 2018

Curiosità sui vasi bonsai

Come si suol dire, il vaso è la cornice del Bonsai. In poche parole il rapporto fra la pianta e il vaso è fondamentale: nessuno dei due deve predominare sull’altro, ma deve esserci un senso di armonia complessivo che è il vero obiettivo che vogliamo raggiungere.

In Giapponese la parola bonsai significa “albero coltivato in vaso con arte”.

Dunque il vaso diventa parte integrante e spesso essenziale per la comunicazione delle emozioni/sensazioni della nostra composizione percepite dall’osservatore.

Nell’interpretazione giapponese, il vaso è come una mano vuota nell’atto di raccogliere l’acqua, la metafora della mano vuota corrisponde esattamente al vaso.

Adesso non mi dilungo sulle regole tra pianta e vaso, ma voglio indicarvi i tipi e il nome dei piedini e dei bordi, di cui raramente si parla.


Cominciamo con i piedini nella terminologia bonsaistica giapponese:

KUMO-ASHI: piedini a nuvola
DAN-ASHI: piedini a gradino






KIRI-ASHI: piedini dritti
NEKO- ASHI: piedini a zampa di gatto











SAKO-KIRI: senza piedini










HENKEI-ASHI: con forme diverse


I bordi del vaso nella terminologia bonsaistica giapponese:

SOTO-EN: vaso con bordo verso l’esterno
UCHI-EN: vaso con bordo rivolto verso l’interno








TAMA-BUCHI: vaso con bordo arrotondato
KITTATE: vaso senza bordo










giovedì 12 aprile 2018

Un lavoro stimolante

Questo bonsai di ginepro chinensis varietà Itoigawa è stato oggetto di una mia bella lavorazione.

La pianta a partire dal piede è alta circa 12 cm ed ha avuto origine da una margotta fatta nel 1980 da una pianta originaria del Giappone.

A marzo 2018 ho tolto il ginepro dal suo vaso di cultura, dove era stata posizionato dopo il taglio dalla pianta madre, e messo in vaso bonsai rotondo, volutamente leggermente più grande del dovuto.

Dopo aver ben pulito il tronco dalla corteccia, volendo creare uno shari, ho iniziato a tagliare un ramo che non mi serviva per il disegno finale.

Sebbene sul tronco le vene non fossero ancora gonfie e ben delineate, con molta attenzione ho seguito a ritroso l’ipotetico percorso dei vasi linfatici, partendo dal ramo tagliato fino al nebari, ho segnato con un pennarello il tronco nel punto dove avrei dovuto incidere, quindi con una sgorbia ho asportato la corteccia per creare lo shari. In un prossimo futuro provvederò ad allargarlo.

Fare bonsai non significa sempre fare pieghe esagerate o riempire di filo tutti i rami: in questo bonsai ho rifinito con meno filo possibile, in modo che la chioma risulti, a mio avviso, più morbida e più naturale.

Logicamente una lavorazione di questo tipo può essere applicata solo se esiste già una struttura parzialmente definita.

giovedì 5 aprile 2018

Breve promemoria sull’esposizione del Bonsai

Un piccolo chiarimento preliminare sulla differenza tra piante maschili e piante femminili, per maschili si intendono quelle piante più austere, che dimostrano una maggior sofferenza come le conifere. Le piante femminili sono più delicate come le caducifoglie e le piante da fiore.
Seguendo il concetto di Yin e Yang , ogni pianta racchiude in se parti più o meno maschili o femminili. Ad esempio in un ginepro il Jin sarà più maschile della verde chioma. In un acero la gemma sarà più femminile di una foglia matura. Questa distinzione è importante per dare un equilibrio quando andremo ad esporre le piante.

venerdì 30 marzo 2018

Breve promemoria sulla filatura

Generalmente per le conifere si usa il filo di rame, il suo spessore sarà circa 1/3 della circonferenza del ramo.

Per le latifoglie generalmente si usa il filo di alluminio e in questo caso lo spessore sarà di circa 1/2 della circonferenza del ramo.

Quando si toglie il filo:
Non c’è una regola, si deve tenere sotto stretto controllo la pianta a cui si è applicato il filo e appena mostra segni d’incisione sui rami o sul tronco si toglie.

Quando rafiare il ramo:
Si rafia il ramo per prevenire danni a causa delle forti torsioni e anche per proteggerlo da eventuali segnature dal filo, al posto della rafia si può usare anche la tela di juta.
Entrambi i materiali prima dell’uso devono essere messi in ammollo almeno un’ora prima e vanno avvolti molto stretti intorno al ramo. Alla fasciatura si può aggiungere, a ulteriore protezione quando sono usati fili molto grossi di diametro, una gomma agglomerante.

giovedì 29 marzo 2018

Tabella periodo di rinvaso

Essenza Periodo Rinvaso
Abete picea Febbraio - Marzo - Aprile
Acero palmatum Febbraio - Marzo
Acero tridente Febbraio - Marzo
Albicocco Marzo - Novembre
Azalea Dopo fioritura
Bagolaro Marzo
Betulla Febbraio
Biancospino Febbraio
Bosso Marzo

venerdì 2 febbraio 2018

Tips and advice

Gennaio è il mese ideale per i trattamenti preventivi contro i nemici più insidiosi (ragno rosso, cocciniglia, afidi ecc.), in modo da eliminarne le uova dormienti e creare una barriera protettiva prima del periodo primaverile in cui si svegliano tutti i parassiti. Io uso un insetticida a base di olio di paraffina, efficacissimo nella lotta contro la cocciniglia e acari, afidi e mosca bianca.

Possiamo cominciare anche a fare un’accurata pulizia dei vasi che abbiamo intenzione di utilizzare. Questi devono essere svuotati dalla vecchia terra se ancora presente e lavati con acqua calda e sapone. E' utile anche disinfettarli con insetticidi anticrittogamici contro la proliferazione di muffe e funghi.

lunedì 29 gennaio 2018

Malattie e Parassiti

In generale, un bonsai che viene coltivato nelle migliori condizioni di luce, aria e acqua e che vive in un terriccio ottimale difficilmente sarà attaccato da malattie o infestato da parassiti.

Modifiche delle condizioni atmosferiche o, come abbiamo già visto, problemi di annaffiatura e carenza od eccesso di sostanze nutritive possono creare problemi alle nostre piante, fino a causarne la morte.

In commercio esistono molti prodotti per arginare e risolvere tutte le situazioni di pericolo, è necessario però accorgersi per tempo dell’insorgere di qualche problema attraverso i segnali che la pianta ci trasmette.

E’ doveroso quindi dedicare giornalmente qualche minuto per osservare le nostre piante ed, eventualmente, accorgerci dell’insorgenza di patologie o di attacchi parassitari, sapendo che la primavera e l’autunno sono i periodi che hanno la possibilità maggiore di veder insorgere qualche problema.

Di seguito un elenco delle malattie più comuni che possono insorgere sui nostri bonsai:

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